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21.02.2004 - Gian Carlo Minardi

Un altro campionato di F1 sta per iniziare. Cosa si aspetta e che cosa si augura? Innanzitutto ci auguriamo di battere noi stessi, quindi di migliorare le nostre prestazioni e di avvicinarci il più possibile al tempo della pole position. La nostra priorità sarà migliorare l’affidabilità per poter portare a termine un numero sempre maggiore di gare durante il campionato.

Anche quest’ anno (il 20°) riuscirete a presentare sulla griglia due monoposto pronte a lottare nonostante tutti continuino a considerarvi a “rischio”. Che cosa si sente di dire a queste persone?
Sono passati quasi vent’anni è vero e anche quest’anno siamo prontissimi per iniziare una nuova avventura in cui venderemo cara la pelle. Ma ancora una volta ci saremo.

Quest’anno, ancora grazie alla Minardi, un altro pilota esordiente, un italiano, Gianmaria Bruni: ci può dire qualcosa di più su questo ragazzo?
E’ un ragazzo dotato di molte buone qualità, è ancora giovane ma è già maturo. Ha una chance importante da sfruttare e noi tutti in Minardi speriamo di ripetere con lui gli stessi risultati ottenuti dai colleghi italiani che lo hanno preceduto. Con la giusta concentrazione, credo che Gimmi possa essere in grado di raggiungere obiettivi importanti.

La nuova monoposto, la PS04, quando verrà presentata e verrà usata già dal primo gran premio a Melbourne oppure solo a campionato inoltrato?
La nuova monoposto Minardi che debutterà a Melbourne è denominata PS04B. E’ nata sulla scocca della PS03, la vettura dell’anno scorso, ma presenta parecchie novità. E’ una vettura che fino a questo momento ci ha dato buone soddisfazioni. Speriamo ovviamente di poter confermare tutto questo quando saremo a Melbourne per il primo Gran Premio della stagione.

I nuovi regolamenti (limitazione dei test e il motore unico per citarne qualcuno) aiuteranno proprio le piccole scuderie?
Non credo, perché le limitazioni delle prove sono comunque al di sopra di quello che la Minardi faceva. Bisognerebbe diminuire ulteriormente le prove, in questo caso ci sarebbe probabilmente un maggior livellamento tra le squadre. Attualmente, le squadre più grosse continueranno ad essere più forti mentre i team minori dovranno difendersi.

di Alberto Fussotto